un’iperbole sulla sfera

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cortesia di Freepik

ho dovuto cambiare Paese e reinventarmi una vita. Ho visto mia madre una sola volta negli ultimi due anni, abito a 30 mila chilometri da dove ho sempre vissuto.

da L’Eco di Bergamo dell’8 luglio 2016

L’Eco di Bergamo ha raccolto lo sfogo di un politico locale che, accusato di corruzione (e non solo) e attualmente sotto processo, ha nel frattempo lasciato l’Italia per trasferirsi in California. Comunque, che si sia trattato di una sua involontaria esagerazione dettata dalla nostalgia di casa, o di un errore tipografico del quotidiano online, è impossibile essere lontani 30 mila chilometri da casa, perché tale distanza supera di gran lunga quella massima tra due punti qualunque sulla terra.

Per rendercene conto senza fare discorsi molto formali, possiamo limitarci a considerare il caso di due punti lungo l’equatore. Infatti, nel caso generale di due punti qualunque, possiamo immaginare, facendo finta che la terra sia una sfera perfetta, di ruotare opportunamente la linea dell’equatore, o meglio la circonferenza equatoriale, in modo che passi per entrambi i punti, e ricondurci così al caso precedente.

Dato che l’equatore misura circa 40.000 chilometri (basta ricordare la definizione di metro), due punti lungo di esso possono distare al più 20.000 chilometri, quando sono diametralmente opposti. Pertanto, la distanza tra due punti qualunque sulla terra vale meno di 20.000 chilometri e raggiunge questo limite solo quando i due punti stanno agli antipodi.

Percorrere 30.000 chilometri per andare da un punto a un altro si può fare solo ignorando la strada più breve, per esempio procedendo ad ampi zig zag o scegliendo la direzione opposta a quella naturale, passando cioè per gli antipodi, come chi per andare da Bergamo in California decidesse di sorvolare la Nuova Zelanda.

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