ti piace vincere facile?

Dall’articolo Parma, lo strano caso della ricevitoria “fortunata” su La Stampa del 5 giugno 2012:

Una ricevitoria particolarmente fortunata, quella gestita a Parma da Massimo Alfieri. La percentuale di vincita, negli ultimi quattordici mesi, si attesta attorno all’83 per cento. Fare il calcolo è semplice: tutti i soldi scommessi meno tutti i soldi incassati. Poche ricevitorie italiane hanno risultati così lusinghieri. Ed è proprio questa «anomalia» il vero succo dell’indagine.

Sarebbe molto interessante, e insieme costruttivo, affrontare il caso della ricevitoria al centro delle notizie di questi giorni dal punto di vista statistico matematico. Tuttavia, diversamente da un altro episodio di cronaca per il quale in passato mi sono azzardato a fare qualche calcolo, l’inconsistenza delle informazioni pubblicate mi impedisce di fare una discussione minimamente convincente.

Infatti il passo riportato cita un dato percentuale, ma tutte le percentuali si ricavano come rapporto, e non per differenza come sostenuto subito dopo.
Posso immaginare quindi che le cose stiano in uno dei due seguenti modi.

  • Il valore percentuale corrisponde alla quota dei giocatori vincenti: cioè, su 100 scommettitori, 83 avrebbero indovinato il risultato. Un valore così alto però potrebbe dipendere dalla prudenza dei giocatori, che scommetterebbero di preferenza sui risultati più probabili, accontentandosi di vincite modeste, e di più non rappresenterebbe una solido elemento per provare l’esistenza di un giro di partite truccate, che plausibilmente coinvolgono un numero limitato di persone pronte a fare puntate molto alte.
  • Il valore percentuale corrisponde alla vincita media in termini relativi: cioè, ogni 100 euro scommessi se ne vincerebbero 83 oltre quelli puntati. Questo dato mi pare estremamente anomalo. Il sistema delle scommesse deve essere redditizio per chi lo gestisce, e pertanto la somma spesa per tutte le scommesse deve sopravanzare quella riscossa dai giocatori vincenti. Le giornate con un saldo negativo possono comunque verificarsi, ma devono rappresentare l’eccezione. Un disavanzo così forte su un periodo lungo quattordici mesi è un evento che supporta fortemente l’ipotesi di brogli, ma è talmente plateale che mi fa dubitare della mia interpretazione.

E’ un peccato che non ci siano le condizioni per poter dire qualcosa di più.

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