sì, no, boh

I cellulari “potrebbero provocare il cancro” o sono “potenzialmente cancerogeni”. Sono affermazioni banali perché riferibili a innumerevoli sostanze o comportamenti che riguardano la nostra vita quotidiana, ma così viene commentato su molti siti di informazione il fatto che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) abbia inserito l’uso dei telefoni cellulari e di altri apparati di comunicazioni wireless nel gruppo 2B degli agenti “forse cancerogeni”. Si tratta in sostanza di un giudizio non conclusivo, che certifica come negli studi svolti finora le prove della pericolosità di tali apparecchi siano limitate e insufficienti a emettere un verdetto di colpevolezza. Un articolo (ovviamente non l’unico) che offre insieme un resoconto onesto della notizia e una breve spiegazione della classificazione adottata dallo IARC è pubblicato sulla Gazzetta del Sud. Nel frattempo, mi sono divertito a catalogare, un po’ come è stato fatto per le sostanze sospettate di provocare i tumori, alcuni tra i titoli dei tanti articoli online a seconda del livello di gravità attribuito, consapevolmente o meno, alla notizia. In verità almeno in alcuni casi il contenuto degli articoli differisce sensibilmente dal tenore dei titoli scelti, come se questi vivessero di vita propria. Comunque, personalmente, concordo con il senso e le opinioni espresse negli ultimi articoli elencati.

2 pensieri su “sì, no, boh

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