lo stato delle cos(t)e

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cortesia di Marine Litter

Ogni 54 chilometri di coste italiane c’è un punto inquinato. Lo dice Goletta Verde 2016, la storica campagna estiva di Legambiente […] i cui risultati sono stati presentati oggi a Roma. Dei 265 punti monitorati dal laboratorio mobile, uno ogni 28 chilometri di costa, il 52% è risultato inquinato o fortemente inquinato.

da la Repubblica, 12 agosto 2016

I risultati principali del bilancio del monitoraggio effettuato quest’anno da Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, meritano qualche osservazione, o meglio, avvertenza sulla loro interpretazione.

Cosa significa un punto inquinato ogni 54 chilometri di costa. Partiamo inanzitutto dal calcolo effettuato per ricavare tale dato. La lunghezza complessiva delle coste italiane, pari a 7458 chilometri, è rapportata al numero dei campioni di acqua risultati inquinati, 138, ovvero il 52% dei 265 raccolti in differenti luoghi lungo la navigazione. Quindi in media è stato rilevato un campione inquinato ogni 7458 : 138 = 54 chilometri.
Va notato che tale valore è un indicatore che sintetizza l’attività svolta da Goletta Verde, e non si riferisce alle coste italiane nella loro interezza, dal momento che Goletta Verde non ha effettuato un vero e proprio censimento, prelevando campioni d’acqua chilometro dopo chilometro lungo la sua circumnavigazione d’Italia, ma solo in 265 punti prestabiliti.

Se, per esempio, i campioni fossero stati dieci volte più numerosi, cioè 2650, e quelli classificati come inquinati fossero aumentati in proporzione, passando a 1380, allora si sarebbe avuto un punto inquinato ogni 7458 : 1380 = 5,4 chilometri di costa.
Immaginando quindi di controllare ogni chilometro di costa la distanza tra due punti inquinati sarebbe verosimilmente risultata di molto inferiore a 54 chilometri.
Per inciso devo confessare la mia difficoltà a esprimermi in termini di un punto ogni tot chilometri, dato che punto in geometria indica un’entità senza dimensione, mentre nel caso in esame sottintende un luogo fisico con una sua propria estensione. Penso che sito sia un termine più appropriato. Purtroppo il tipo di monitoraggio realizzato da Goletta Verde non permette di determinare se l’inquinamento rilevato in ciascun sito si estenda per 100 metri, o 1 chilometro, o più.

Cosa significa che l’inquinamento riguarda il 52% dei siti. Dipende. Se i siti fossero stati scelti estraendo a caso dei numeri dopo avere numerato progressivamente ogni chilometro delle coste italiane, allora avremmo ottenuto una stima della percentuale di coste inquinate rispetto alla loro lunghezza complessiva. Se i siti fossero stati scelti pescando a caso tra i turisti presenti lungo le spiagge, allora avremmo ottenuto una stima della percentuale di bagnanti che frequentano lidi inquinati. Tuttavia Legambiente non ha seguito ne l’uno ne l’altro metodo, dato che il comunicato stampa precisa che i punti di prelievo sono stati selezionati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e alle segnalazioni dei cittadini giunte attraverso il servizio SOS Goletta.
In altre parole, sono state effettuate delle analisi mirate andando a controllare i siti più a rischio. E’ evidente che effettuando invece i prelievi in maniera casuale, la percentuale di siti inquinati sarebbe risultata di molto inferiore.
Dunque il 52% rappresenta essenzialmente una misura dell’attendibilità delle segnalazioni raccolte da Legambiente, e solo quando riferita alla totalità delle coste italiane indica una percentuale di siti inquinati che sovrastima fortemente l’entità del fenomeno inquinamento. La considerazione appena fatta indebolisce, pur non invalidandola, l’affermazione in chiusura del paragrafo precedente, nel senso che espandendo il numero dei prelievi è ragionevole pensare che aumenti anche il numero dei siti inquinati, ma in misura meno che proporzionale a quella attesa, dato che i primi 265 siti prescelti erano quelli con maggiori probabilità di venire classificati come inquinati.

In conclusione: se cerchiamo di generalizzare i risultati del campionamento effettuato da Goletta Verde all’insieme delle coste italiane, possiamo presumere che la distanza tra due siti inquinati sia inferiore ai 50 chilometri ma che nel contempo la percentuale di spiaggie inquinate (in termini di lunghezza o di turisti frequentanti, non è chiaro) sia decisamente inferiore al 52%. E’ un po’ poco e vago, ma non si può dire nulla di più preciso.

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