incertezza di un campionato

ovvero: un episodio può decidere una partita, una partita può decidere un campionato

Nella presentazione del grafico nel mio ultimo articolo scrivevo che un campionato è tanto più avvincente quanto più è combattuto e incerto.

Una misura di questa caratteristica è data dal numero di sorpassi in classifica, che nel grafico (un particolare grafico a linee chiamato bump chart) corrispondono agli intrecci delle linee corrispondenti alla sequenza delle posizioni di ciascuna squadra.

D’altro canto, a ogni turno di campionato l’assenza di un sorpasso può essere il risultato di due situazioni molto diverse tra loro: una combinazione di risultati che non ha permesso alla squadra inseguitrice di recuperare il distacco con la squadra inseguita, o uno scarto di punti troppo grande per poter essere annullato da qualunque risultato favorevole alla prima e sfavorevole alla seconda.

Una classifica senza i punti di ciascuna squadra non permette di distinguere i due casi; eppure i sorpassi mancati della prima situazione possono indicare anch’essi, accanto a quelli effettivamente osservati, quanto un campionato è interessante.

Infatti, prima di ogni singola giornata di campionato, si può compilare un elenco di potenziali sorpassi; ma in generale a fine fine giornata, per effetto dei risultati congiunti di tutte le partite, solo alcuni di questi si verificheranno effettivamente, mentre i rimanenti saranno commentati come occasioni perse.

In altre parole, i sorpassi potenziali descrivono, prima dello svolgersi delle partite, cosa potrebbe succedere in classifica, mentre quelli osservati descrivono, al termine delle partite, cosa è effettivamente successo.

Un campionato può dirsi combattuto e incerto non solo quando la classifica cambia volto più volte, ma anche quando avrebbe potuto cambiarlo per effetto dei risultati di ogni singola giornata, la cui attesa alimenta tutte le settimane le speranze e le preoccupazioni dei tifosi di ogni squadra.

Ecco perché ho ripreso il lavoro svolto, estendendo grazie alle stesse risorse online (datasport.it, Google App Script e HighCharts) le tre attività già descritte, per descrivere graficamente il ruolo dell’incertezza descritta dai potenziali sorpassi.

Più specificatamente, nel grafico della storia campionato ho sovrapposto alla sequenza delle posizioni effettive in classifica quella delle posizioni che si potevano conquistare o perdere in ogni turno. Per far ciò ho immaginato che a ogni giornata ciascuna squadra potesse assumere una qualunque posizione intermedia tra quelle previste da due scenari: quello più favorevole, in cui la sua vittoria vede la contemporanea sconfitta (o pareggio a seconda dei casi) delle dirette avversarie che la precedono in classifica, e quello a lei più sfavorevole, in cui la sua sconfitta si accompagna alla vittoria (o al pareggio a seconda dei casi) delle dirette avversarie che la seguono in classifica.

Ecco il grafico finale: l’area semitrasparente che compare spostando il cursore sulla traiettoria di ciascuna squadra mostra il ventaglio delle possibili posizioni in classifica che avrebbero potuto determinarsi in ogni giornata di campionato.

Da un lato si confermano le medesime osservazioni già fatte, ovvero che l’incertezza del campionato tende a diminuire man mano che si procede nel suo svolgimento, ma non riguarda le prime e le ultime due posizioni, per via dei notevoli distacchi dalle altre squadre. Ma dall’altro va osservato che fino all’ultima giornata i giochi rimangono aperti per tutte le altre squadre, ciascuna delle quali avrebbe potuto concludere il campionato in una posizione di classifica abbastanza diversa.

Insomma, se un episodio può decidere una partita, anche una partita sola può decidere un campionato.

A titolo di confronto, come mi ero augurato di riuscire a fare, ho ripetuto l’intero lavoro per il campionato inglese appena concluso (grazie ai dati pubblicati sul sito worldfootball.net). Anche se è stato considerato più avvincente di quello italiano, non sembra che cambi granché in termini di incertezza, a parte la lotta per il titolo che tuttavia ha riguardato solo due squadre e che si è risolta solo all’ultima giornata.

Parafrasando un noto motto, mi vien da dire che l’importante non è partecipare ma vincere, o essere in corsa per vincere fino alla fine.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.