una pistola molto poco fumante

l’università di Bari

Da un comunicato stampa dell’Ansa il 22 aprile 2014:

Sta facendo discutere la graduatoria degli studenti che hanno superato i test d’ingresso alla facoltà di Medicina, nella sede di Bari dove in sei si sono collocati tra i primi cento candidati. […]
Sul web sono in molti a sollevare dubbi su questo risultato rilevando che, proprio nel capoluogo pugliese lo scorso otto aprile, il giorno delle prove, fu scoperto un pacco manomesso da cui mancava un plico contenente le domande del test.

Tanto più un’ipotesi è sconcertante, quanto più convincenti devono essere le prove che la sostengono. Invece qualche volta capita che fatti soltanto ordinari siano portati alla ribalta della cronaca a riprova di eventi molto improbabili anche se suggestivi.

E’ stato così recentemente per il caso della scomparsa dell’aereo malese, il famigerato volo MH370, per il quale si è pensato subito a un dirottamento terroristico, prima per la scoperta di passaporti rubati tra i passeggeri (ma quanti sono i casi di passaporti rubati di solito su quelle tratte?), poi perché i passeggeri con i passaporti rubati avevano acquistato dei biglietti di sola andata (ma un ladro di passaporti ha motivo di acquistare un biglietto di andata e ritorno?), poi per la scoperta di un simulatore di volo a casa del pilota (ma quanti altri piloti ne hanno uno a casa?), e così via fino all’identificazione di resti e segnali radio compatibili a migliaia di chilometri di distanza dalla rotta ufficiale dell’aereo (non sono un esperto ma mi domando comunque quanti altri segnali e rottami dispersi negli oceani siano compatibili con un disastro aereo).

Ed è così anche per la notizia sui risultati del test di ammissione alla facoltà di medicina che però, a differenza dell’altra vicenda che avrebbe meritato ben altri approfondimenti, è molto più facile da commentare.

Il pacco manomesso di Bari è senz’altro un elemento che fa sospettare qualche broglio, ma il fatto che nei primi cento classificati ce ne siano sei che hanno sostenuto la prova di ammissione in quella città non è una prova a sostegno di tale ipotesi; non dice assolutamente nulla in proposito.

Facciamo qualche rapido calcolo. Il decreto ministeriale che stabilisce le modalità delle prove indica per la Puglia Bari e Foggia come sedi dei test di ammissione. Assumiamo quindi che il bacino di Bari corrisponda a quello di tutta la Puglia con esclusione della provincia di Foggia che è la più settentrionale. La popolazione di tale bacino è pari a circa 3 milioni e 400 mila, che rapportati ai circa 60 milioni dell’Italia corrisponde al 5,7%. Arrotondando all’intero più vicino, equivale a dire 6 su cento: ovvero, proprio il dato che ha suscitato tante perplessità.

Ovviamente questo calcolo presuppone delle assunzioni non verificate: per esempio che il numero dei partecipanti al test di ammissione sia proporzionale al numero degli abitanti nelle province/regioni di appartenenza, e che il loro rendimento non differisca da regione a regione. E’ più probabile che non sia così, cioè che per esempio ci siano più candidati al nord rispetto al sud, e che quelli al nord siano più preparati di quelli al sud; ma nulla di tutto ciò viene specificato negli articoli che riportano i risultati del test.

E quindi, senza altre informazioni, occorre concludere che avere sei candidati nei primi cento provenienti dalla sede di Bari è un risultato assolutamente ordinario, che non supporta per nulla l’ipotesi dei brogli, che pure ci possono essere stati ma vanno provati in altro modo.

Sullo stesso caso la Repubblica.it è più prudente. Pur rilevando che a sorpresa (perché?) nelle prime cento posizioni troviamo ben 6 studenti che hanno sostenuto la prova a Bari, sostiene che il risultato è da sottolineare, visto che l’anno scorso il primo studente di Bari si è piazzato al 116° posto, ma probabilmente significa solo che quest’anno i ragazzi si sono attrezzati meglio per affrontare la prova. Poi viene riportata la dichiarazione di un portavoce dell’Unione degli universitari, secondo il quale appena uscite le graduatorie il primo dato anomalo è la presenza di 6 studenti dell’ateneo di Bari tra i primi 100 in graduatoria, lo scorso anno erano addirittura zero.

Ma, per il ragionamento che abbiamo appena fatto, se c’è un dato anomalo è lo zero dello scorso anno, non il sei di quest’anno. Che non può essere la pistola fumante dei presunti brogli.

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