quale qualità della vita

Dal Nuovo Quotidiano di Rimini del 2 gennaio 2013:

Per il Sole 24 Ore Rimini è quarta in Italia per qualità di vita, secondo l’indagine di Italia Oggi, invece si classifica al 54esimo posto. I parametri restano comunque gli stessi ed è sempre il numero di popolazione che permette questa forte oscillazione quando si parla della riviera. A penalizzare in particolare, sempre secondo Italia Oggi, è la sicurezza: Rimini sarebbe tra le peggiori in Italia. “Prendo tutto con grande divertimento e un pizzico di affetto nei confronti dei ricercatori, visto che – stanti più o meno gli stessi parametri- Sole 24 Ore e Italia Oggi ci danno al top o a metà classifica. Evidentemente anche la matematica, come il calcio, è diventata un’opinione” commenta il presidente della Provincia

Ho scoperto da questo articolo che a proposito della qualità della vita esistono due classifiche delle province italiane: quella pubblicata su Il Sole 24 Ore, e quella pubblicata su Italia Oggi.

Quest’ultima non è accessibile online, ma in base al materiale che sono riuscito a recuperare ho verificato che effettivamente il meccanismo di formazione delle graduatorie è pressoché lo stesso in entrambe le inchieste. Le classifiche vengono compilate dopo avere attribuito a ciascuna provincia un punteggio complessivo, calcolato come media di punteggi parziali (36 per Il Sole 24 Ore, 89 per Italia Oggi) ottenuti pesando opportunamente degli indicatori statistici (che assumono tutti o quasi la forma di rapporti) relativi a diversi ambiti di analisi (sei per Il Sole 24 Ore: tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, popolazione, reati, tempo libero; nove per Italia Oggi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita).

Di per sè, il concetto di qualità della vita è fonte di qualche ambiguità, e certamente non gode di una definizione univoca. Tuttavia, al di là delle nomenclatura e del numero di parametri considerati, gli ambiti di studio indagati nelle due inchieste sono praticamente gli stessi. Eppure basta un certo numero di indicatori differenti (e un sistema di pesi differente) per arrivare ad avere due graduatorie sensibilmente diverse, come si vede nel grafico seguente che riproduce la nuvola dei punteggi delle province rispetto all’una e all’altra indagine. Da destra a sinistra, cioè scorrendo in senso decrescente l’asse orizzontale, si ottiene la classifica stilata da Il Sole 24 Ore; dall’alto in basso, cioè scorrendo in senso decrescente l’asse verticale, si trova la classifica secondo Italia Oggi.

La linea retta rappresenta la situazione ideale: è il luogo dove dovrebbero giacere i punteggi delle province se i due sistemi di misurazione fossero perfettamente equivalenti. La dispersione dei punti attorno a questa retta misura la diversità dei due meccanismi di calcolo e implicitamente delle diverse definizioni attribuite al concetto di qualità della vita. In particolare, tanto più un punto è lontano dalla retta tanto più la provincia corrispondente ha ottenuto secondo le due inchieste giudizi discordanti sul suo livello di qualità della vita.

L’indicatore di Rimini, in arancione, sta decisamente al di sotto della linea retta, indicando così che il suo punteggio rispetto all’indagine di Italia Oggi è di molto inferiore a quallo atteso in base al suo punteggio secondo l’indagine de il Sole 24 ore. Infatti nel grafico si trova solo a circa metà altezza, pur corrispondendo al quarto punto partendo da destra. E’ un caso paradigmatico ma non l’unico. Basta considerare per esempio Imperia il cui indicatore, in rosso scuro, si trova al centro lungo l’asse orizzontale (a metà classifica secondo Il Sole 24 Ore) ma nel punto più basso (ultima delle province per Italia Oggi). Il grafico è interattivo: spostando il mouse sulla nuvola dei punti si può verificare la posizione di tutte le altre province.

Il grafico a sinistra costituisce un altro modo di descrivere il confronto delle due classifiche. A ciascuna provincia corrisponde un segmento le cui altezze degli estremi indicano il punteggio normalizzato (cioè rapportato all’intervallo compreso tra il massimo e il minimo) secondo la graduatoria de Il sole 24 Ore, a sinistra, e secondo quella di Italia Oggi, a destra. Nella situazione ideale di perfetta corrispondenza tra le due ricerche tutte le linee dovrebbero essere orizzontali. Nella realtà invece i punteggi da congiungere si trovano sempre ad altezze diverse, e tanto maggiore è la pendenza di un segmento, positiva o negativa, tanto più grande è la loro discrepanza. Differenze normalizzate superiori al 20% sono evidenziate da linee colorate: in rosso le province che per Italia Oggi raccolgono un punteggio inferiore a quello de Il Sole 24 Ore, in verde il viceversa. Anche questo grafico è interattivo, e consente di identificare la posizione di tutte le province. Per esempio, Imperia corrisponde al segmento rosso che termina a destra nel punto più basso, mentre Rimini al secondo segmento rosso in ordine di altezza a sinistra. Come si vede, gli scarti maggiori hanno quasi tutti la stessa direzione e corrispondono a penalizzazioni negative di Italia Oggi. Nella maggior parte dei casi si tratta di province balneari. Non è una coincidenza. Solitamente queste province, che registrano un forte afflusso di turisti, sono ben messe per quanto riguarda le strutture del tempo libero e le opportunità di svago, ma registrano anche tassi di delitti sproporzionati rispetto al numero dei loro residenti. E’ in questi ambiti, dunque, che probabilmente le differenze tra gli indicatori di qualità della vita delle due testate hanno prodotto gli scarti più evidenti.

Insomma, ci sono due indagini, ugualmente ben condotte, che cercando di tradurre, secondo definizioni e calcoli abbastanza simili ma non coincidenti, ragionevoli e comunque arbitrari, il concetto di qualità della vita. In caso di giudizi discordanti le polemiche ci possono stare ma senza pretendere che dagli uni o gli altri numeri provenga la verità o la certezza di una misurazione esatta. Mi pare che il presidente della provincia di Rimini l’abbia presa nel modo giusto.