la storia si ripete spudoratamente

The Chairman of the Joint Intelligence Committee has written to the Cabinet Office, saying that it was ‘highly likely’ that the Assad regime was responsible for that attack.

The Labour party says that is not enough for war. It has called instead for ‘compelling evidence’ that the Syrian regime was responsible.

Julian Champkin così riassume su Significance le posizioni divergenti espresse nel Parlamento del Regno Unito sul presunto uso di armi chimiche contro civili a Damasco, per giustificare o contestare la partecipazione all’intervento (si può dire aggressione?) militare annunciato dagli Stati Uniti contro la Siria.

Così l’autore si chiede quali valori concreti di probabilità traducano le espressioni highly likely (altamente verosimile) e compelling evidence (prove convincenti) e in che misura differiscano, dato che portano a conclusioni contrapposte. Potremmo porci le stesse domande anche per l’espressione high confidence (alto grado di sicurezza) che viene usata in un rapporto del Governo degli Stati Uniti:

[We assess] with high confidence that the Syrian government carried out a chemical weapons attack.

Al di là degli aspetti semantici e numerici del problema, mi pare utile notare che soggetti diversi possono esprimere probabilità differenti pur dispondendo delle medesime informazioni. Questo perché ciascuno di noi ha le sue opinioni a priori e può valutare in maniera diversa la verosimiglianza dei fatti riportati, anche se il metodo coerente per combinare questi elementi è uno solo (la famosa formula di Bayes o teorema della probabilità delle cause).

Inoltre, e soprattutto, è opportuno ricordare alcune dichiarazioni rilasciate prima dell’aggressione all’Irak del 2003, giustificata da prove sull’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq poi poi rivelatesi del tutto false.

I have absolutely no doubt at all that we will be able to show convincing and conclusive evidence of the existence of weapons of mass destruction

Tony Blair, allora Primo Ministro del Regno Unito

We can also agree that [Saddam Hussein] most certainly has chemical and biological weapons and is working towards a nuclear capability. The dossier contains confirmation of information that we either knew or most certainly should have been willing to assume.

Menzies Campbell, allora parlamentare del Regno Unito

We are in possession of what I think to be compelling evidence that Saddam Hussein has, and has had for a number of years, a developing capacity for the production and storage of weapons of mass destruction.

John Kerry, allora Senatore e oggi Segretario di Stato degli USA

Se si giudicano gli attuali highly likely e compelling evidence sullo stesso piano dei precedenti convincing and conclusive evidence, most certainly e compelling evidence, peraltro espressi da esponenti degli stessi governi, dovrebbe diventare ragionevole per ciascuno dubitare del valore di simili affermazioni.

Insomma, per me alla formulazione “la probabilità che il governo siriano sia il responsabile dell’uso di armi chimiche contro i civili, date le prove A, B e C” deve essere aggiunta la precisazione “presentate dai governi di UK e USA”. Il problema della valutazione di tale probabilità, che è inevitabilmente soggettivo, non può prescindere dall’attribuzione di un giudizio sulla credibilità delle fonti. Chi le accetta acriticamente, perverrà a valutazioni di probabilità come quelle citate: altamente verosimile, quasi sicuramente, eccetera; chi invece riconosce che queste sono già state spudoratamente e fraudolentemente usate in precedenza, sarà molto più scettico.

Non è considerazione da poco: significa riconoscere che in casi come questo il valore delle prove dipende anche e soprattutto dall’obiettività di chi le esibisce (e dalle sue recondite motivazioni).

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