gioco di intelligenza

Lo scorso mese di luglio sono stati diffusi i risultati di una ricerca secondo cui chi naviga con IExplorer avrebbe in media un quoziente di intelligenza più basso rispetto a chi usa un altro browser. In realtà si trattava di una (simpatica) bufala, come si è scoperto pochi giorni dopo, architettata da uno spregiudicato imprenditore che solo tre mesi più tardi ha fatto ancora parlare di se, quando l’avventura del suo neonato servizio di backup online è finita decisamente male.

Evidentemente l’idea di misurare l’intelligenza dei navigatori rispetto al browser è piaciuta, perché a distanza di qualche mese è stata ripresa dai gestori del sito Calcudoku.org che hanno deciso di analizzare, stavolta seriamente, l’enorme mole di dati a loro disposizione sugli utenti del gioco online che da il nome al sito e di pubblicare i risultati.

Lo studio è ben fatto e, coincidenza, mostra che i soggetti meno dotati sono proprio gli utenti di IExplorer mentre i più brillanti sono quelli di Chrome (con Firefox in posizione intermedia), cosa che prevedibilmente ha entusiasmato Larry Page, CEO di Google. Per esempio, il grafico qui sotto mette a confronto i tempi di risoluzione medi degli utenti per i tre principali browser per ciascuna delle tre versioni del gioco (griglia 4×4, 5×5 e 6×6), posto pari a 100 il valore relativo a Chrome.

Ovviamente i risultati vanno letti con un po’ di buon senso. La bravura nel gioco di Calcudoku è sicuramente un buon indicatore di intelligenza numerica, ma di certo non è l’unico elemento che la definisce. Inoltre i dati esaminati si riferiscono agli utenti del sito, quindi agli appassionati del gioco, e sebbene, come si usa dire, i risultati siano statisticamente significativi, generalizzarli all’intero universo degli utenti di internet è un’inferenza non permessa. Ma soprattutto, come gli autori stessi dello studio ricordano, non si deve pensare che usare Chrome faccia diventare più intelligenti. Correlation is not causation, come dicono gli anglosassoni: l’utente di Chrome è sì più bravo, in media, degli altri, ma la differenza può non avere il browser come causa ultima, e anzi è probabile che sia così. Infatti, è ragionevole pensare che chi sceglie Chrome e Firefox come browser alternativi abbia maggiore spirito di intraprendenza e una maggiore predisposizione al mondo della tecnologia rispetto a chi usa Explorer perché è il browser di default, attitudini in base alle quali si tende ad avere una maggiore confidenza con i numeri e con i giochi numerici.

P.S.: A distanza di pochi giorni anche la società di selezione e valutazione Criteria è arrivata a conclusioni molto simili, sulla base di più di un milione di test somministrati online.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.