alibi legitur

  • Il binario non è morto. L’assessore della Regione Lombardia Sorte proclama che “La puntualità [dei treni lombardi] è aumentata di 10 punti percentuali”. Sarebbe interessante capire in base a quale indicatore è stato registrato un miglioramento del 10%. C’entra il numero dei treni o dei passeggeri? Che la spiegazione non sia così semplice lo scrive anche un pendolare.
  • Cambiocasacca. Sono 226, poco meno di 1 su 4 i parlamentari che in questa legislatura hanno cambiato gruppo. Qualcuno l’ha fatto più di una volta: i passaggi da un gruppo all’altro sono 321, uno ogni 3 parlamentari. Con questi numeri, è lecito chiedersi perché il solo Berlusconi è stato processato per compravendita di senatori. Che chi crede che il solo De Gregorio abbia accettato denaro per la sua giravolta, e chi invece che la magistratura sia usata come arma di pressione o ricatto politico. Non aggiungo altro.
  • Forza Leicester. Secondo un notiziario sportivo i risultati strepitosi della quadra inglese sarebbero legati al ritrovamento della salma del famoso Re britannico ucciso durante la battaglia di Bosworth Field nell’agosto del 1485. Per secoli il suo corpo era rimasto sommerso da detriti, fino a quando il lavoro dell’Università di Leicester non ha dato un nome a quelle ossa ritrovate per caso. In quel momento esatto, qualcosa è cambiato nei numeri del Leicester che è passato dal 32% di vittorie al 63% alzando incredibilmente la media storica. Sciocchezza sesquipedale da cui imparare: come NON interpretare una correlazione statistica.
  • La virtù di essere concisi. La lunghezza ideale di un messaggio email? Tra le 50 e le 125 parole, perché così la risposta è garantita in almeno il 50% dei casi, secondo lo studio di una società di servizi digitali. Andando a guardare meglio i risultati si scopre però che il tasso di risposta è molto vicino al 50% anche per le email più lunghe, fino a 500 parole, e rimane costante fino a 200 parole. Ehm, evidentemente la lunghezza non è un fattore decisivo quanto il contenuto del messaggio stesso…
  • Niente è perfetto. Ci sarebbe un nuovo sbalorditivo test (non invasivo, veloce, economico, e cosa chiedere di più?) capace di diagnosticare il cancro da una sola goccia di saliva con un grado di accuratezza dichiarato del 100%. Non conosco nessun test diagnostico che dà un risultato sicuro al 100%, e dunque non ci credo. Anzi, di solito tanto più un test è facile e veloce da somministrare, tanto più è impreciso. Qui evidentemente qualcosa nel resoconto non torna.
  • Lo spam e l’idiozia non hanno confini. Uno studio scientifico aveva spiegato che i truffatori che operano via mail raccontando le storie più incredibili, come quella famosa dell’ereditiere nigeriano che offre una percentuale a chi gli anticipa la cifra necessaria a sbloccare i suoi conti correnti milionari, lo fanno di proposito per accalappiare le persone più stupide: pochi ma buoni come polli da spennare. Avere tanti altri potenziali interlocutori che poi nei successivi contatti si insospettiscono rappresenta per loro solo una perdita di tempo. La notizia della recente ondata di spam a nome del cugino dell’astronauta nigeriano abbandonato da decenni nello spazio che cerca fondi per farlo rientrare sulla terra sembra confermare questa teoria. Epperò, stranamente, questa storia inverosimile contiene diversi dettagli reali sulle missioni spaziali russe a cui avrebbe partecipato l’astronauta nigeriano. Paradosso, semplice stranezza, o dettaglio che non confuta la regola?
  • Come è (o sembra?) piccolo il mondo. Dalla teoria dei 6 gradi di separazione ala ricerca secondo cui due persone qualsiasi su Facebook sono collegate solo da 3 intermediari e mezzo (il ruolo del mezzo amico nell’articolo de La Stampa fa un po’ sorridere). Le odierne reti sociali e la mobilità del mondo moderno accorciano le distanze tra le persone? Un esperto smentisce, spiegando la differenza tra i due risultati: 3 intermediari e mezzo corrispondono a 4 gradi e mezzo di separazione, e poi il numero minore di passaggi è ottenuto scansionando sistematicamente tutti le conoscenze su Facebook piuttosto che procedere a tentoni come si faceva nell’epoca pre-digitale.
  • Ma chi ti ha dato la patente. Recependo una direttiva comunitaria il Ministero dei Trasporti ha decretato l’obbligo di consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida per chi soffre di sonnolenza. Fin qui, sembrerebbe tutto normale. Poi però si dice che questa patologia affligge il 50% degli uomini italiani e il 23% delle donne. Si tratta di milioni e milioni di persone… Il buon senso vuole che un esame approfondito vada riservato a pochi. Se si deve fare a tutti, allora è difficile che sia approfondito. Finirà nella solita barzelletta.

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